SU E ZO PER IL VENETO: TAPPA AD ASOLO!
Su e Zo per i Ponti | Autore: Lo staff della Su e Zo

Nuovo appuntamento itinerante “Su e Zo per il Veneto” riservato ai Volontari TGS Eurogroup, per riconoscere e valorizzare il ruolo del servizio volontario alla base della manifestazione e, al tempo stesso, per promuovere il turismo di prossimità e per riscoprire il territorio locale della Regione Veneto. La “Su e Zo per il Veneto” ogni anno, dal 2020, ci porta a scoprire le città capoluogo di provincia della nostra regione e alcune località minori del nostro territorio.

Dopo l’appuntamento a Este, quest’anno la seconda data prevista per la Su e Zo per il Veneto coincideva nuovamente con l’Incontro di Formazione Volontari TGS Eurogroup svoltosi ad Asolo, in provincia di Treviso, presso Casa Santa Doroteai, il fine settimana di sabato 25 e domenica 26 Maggio 2024.

Lo speciale itinerario “Asolo by night” organizzato sabato sera dagli stessi Volotari TGS Eurogroup era parte integrante del loro percorso di formazione. A margine della tappa di Este della “Su e Zo per il Veneto” la nostra Volontaria Alessandra, membro del Consiglio Direttivo della associazione, ha condiviso alcune riflessioni sull’esperienza. Di seguito riportiamo il testo completo del suo intervento. Buona lettura!


Asolo by night

In occasione del terzo appuntamento dedicato alla formazione dei Volontari TGS Eurogroup, l’Associazione ha programmato una due giorni di incontro ad Asolo. In questo contesto si è ambientato il nuovo appuntamento con la Su e Zo per il Veneto, ad opera degli stessi volontari, che ha permesso di avvicinarci alla storia ed ai personaggi che hanno reso famoso il suggestivo borgo trevigiano.

Frida e Caterina con il supporto di Anita – volontarie TGS Eurogroup – hanno steso un programma di approfondimento in cui la visita ai luoghi simboli della cittadina si è intrecciata con la storia delle tre figure femminili che hanno maggiormente contribuito a tessere la storia di Asolo: Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark

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Con Caterina Cornaro abbiamo fatto un balzo nel XV secolo e con lo sfondo del Castello di Asolo che prende il suo nome, abbiamo appreso le vicende di vita della giovane Caterina, figlia di patrizi veneziani. Alla morte del marito, re di Cipro, e del figlio, considerate anche le complesse vicende storiche che stavano interessando l’isola di cui era regina, sceglie di abdicare, cedere Cipro alla Serenissima ottenendone in cambio la cittadina di Asolo. Era il 1489 quando Caterina Cornaro si trasferì ad Asolo e creò nel Castello uno splendido esempio di corte rinascimentale frequentata da importanti artisti del secolo, tra i quali Bembo e Giorgione.

L’affascinante Eleonora Duse, le cui tormentate vicende sentimentali si intrecciano con la vita di Gabriele D’Annunzio, scelse Asolo quale località dove riposarsi negli intervalli delle proprie tournée. La Duse fu solita ritirarvisi sin dal 1892, e presto identificò nel panoramico edificio dalle pareti rosse, nei pressi della Porta di Santa Caterina, il luogo dove recuperare le energie. Dapprima affittò questo stabile, poi lo acquistò a conferma che Asolo rappresentò la patria d’adozione per la divina Duse, tanto da scegliere il borgo trevigiano quale luogo per la propria sepoltura. Contratta la tubercolosi, Eleonora Duse morì a Pittsburg non senza chiedere di riposare ad Asolo, dove fu sepolta nel cimitero di Sant’Anna nel 1924.

In maniera affine, Freya Stark, nata a Parigi da genitori inglesi nel 1893, nota per essere stata scrittrice, esploratrice e fotografa, nonché una delle luminarie viaggiattrici del XX secolo, tanto da essere considerata la caposcuola del travel writing, fu solita ritirarsi in Asolo al ritorno da periodi di viaggio. Riposa anche lei nel cimitero di Sant’Anna. Frequente viaggiatrice in Inghilterra, Francia ed Oriente, giunse ad Asolo ancora fanciulla entrando in contatto con la comunità di cittadini inglesi che vi risiedevano. A lei è dedicata “La stanza di Freya” nel museo civico di Asolo.

La presenza della comunità inglese nel borgo medioevale nei primi anni del Novecento, richiamò un importante volume di visitatori dall’Inghilterra e tra questi si distinse il poeta vittoriano Robert Browning cui va riconosciuto un merito non indifferente nella promozione turistica del luogo. A lui si riconosce infatti il merito di aver citato e raccontato Asolo nelle opere, soprattutto in “Asolando”, effettivo titolo di un’opera del poeta, pubblicata nel 1889. A Browning si deve anche il merito di aver coniato il termine Asolando/Asolare, ad indicare la sensazione di felicità del passeggiare con calma tra le stradine del borgo.

Alessandra, Volontaria TGS Eurogroup


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lo Staff Su e Zo per il Veneto

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