Come già annunciato (vedi precedente post “Su e Zo per la Terra Santa: il progetto di solidarietà 2024”), per l’annualità 2024 il Consiglio Direttivo TGS Eurogroup ha deciso di destinare le somme che saranno raccolte per beneficenza nel corso dell’anno in occasione delle proprie iniziative di solidarietà, tra cui la Su e Zo per i Ponti di Venezia, alle opere salesiane in Terra Santa, grazie al contatto diretto con Don Alejandro León, Salesiano di Don Bosco, Ispettore Salesiano del Medio Oriente. Iniziamo dunque a conoscere meglio le diverse realtà salesiane in Terra Santa, una ad una, grazie ad una serie di post curati dall’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo Don Bosco Medio Oriente, che ringraziamo. Si comincia oggi con la casa salesiana di Nazareth.
I Salesiani di Don Bosco sono stati vicini alla popolazione di Nazareth sin dalla fondazione del primo orfanotrofio nel 1896. Durante i decenni e le varie vicissitudini storiche, il centro si è trasformato nel 1960 in una scuola media superiore e nel 2002, in seguito alle riforme che hanno abolito le scuole professionali in Israele, in un Liceo Tecnologico che fornisce istruzione a giovani a partire dalle scuole elementari. La casa Salesiana di Nazareth accoglie anche una splendida Basilica ed un oratorio che si affacciano sulla città che diede i natali alla Vergine Maria.
A Nazareth i Salesiani svolgono un ruolo fondamentale attraverso gli strumenti fondanti della congregazione: il lavoro con i giovani e l’istruzione. Infatti, la popolazione della città, con passaporto israeliano ma prevalentemente araba, vive una realtà complessa tra divisioni a livello culturale e religioso che hanno un forte impatto soprattutto sui giovani. L’esposizione a situazioni di discriminazione e violenza continua ad alimentare un circolo vizioso che include non di rado casi di depressione, alcolismo e criminalità che si combattono solo con il dialogo e la vicinanza ai giovani e alle loro famiglie.
In questo senso, i recenti avvenimenti hanno ulteriormente esacerbato la già difficili condizioni sociali della popolazione. La comunità araba di Nazareth, infatti, sta subendo le conseguenze della situazione politica e delle ostilità, in particolare sulla salute mentale delle persone esposte ad un ambiente violento e militarizzato. Il conflitto ha anche avuto un forte impatto sull’economia locale, in forte crisi a causa della paralisi del settore turistico, dell’aumento dei prezzi e della disoccupazione.
Per mitigare l’impatto della situazione socioeconomica e degli effetti negativi sulla psicologia dei ragazzi, i Salesiani hanno deciso di mettersi ancora di più a supporto della popolazione attraverso due tipi di interventi principali:
- Fornitura di borse di studio per almeno 100 studenti svantaggiati per mitigare le difficoltà economiche che le loro famiglie stanno affrontando e per ridurre il numero di abbandoni scolastici tra gli studenti.
- Supporto psicosociale per più di 700 persone tra staff, studenti ed i giovani dell’oratorio per aumentare la loro resilienza in periodi di ostilità e ridurre i casi di disturbi psicologici come ansia, depressione e tristezza.
In questa situazione di conflitto che ciclicamente si ripresenta in Terra Santa è fondamentale non abbandonare i giovani, sostenere le loro famiglie ed accompagnare la comunità locale verso un futuro che si spera possa essere migliore.
Testo e immagini:
Ufficio di Pianificazione e Sviluppo Don Bosco Medio Oriente,
Ispettoria Salesiana del Medio Oriente
E’ possibile effettuare donazioni dirette a favore delle opere salesiane in Terra Santa tramite bonifico bancario sul seguente conto corrente:Beneficiario: Direzione Generale Opere Don Bosco
Via Marsala 42
00185 RomaBanca: Banca Popolare di Sondrio
AGENZIA N. 2 – ROMA
Via Gherardi Silvestro 45
00146 RomaIBAN: IT54O0569603202000004655X77
BIC/SWIFT: POSOIT22
Causale: “Su e Zo per i Ponti per la Terra Santa”
Lo Staff della Su e Zo