Una delegazione della Su e Zo per i Ponti di Venezia domenica scorsa 18 giugno 2023 era in visita a Palazzo Ducale in occasione della giornata di chiusura della mostra “VITTORE CARPACCIO Dipinti e disegni”. Un modo per ricordare la felice collaborazione tra Su e Zo per i Ponti e Fondazione Musei Civici di Venezia, e allo stesso tempo per cogliere l’occasione di lanciare ufficialmente l’invito a tutti gli amici della Su e Zo a prenotare il proprio posto ai “Su e Zo Detour – le visite guidate della Su e Zo per i Ponti”, in programma a Venezia da settembre a novembre 2023, le cui adesioni sono già aperte alla pagina web dedicata “SU E ZO DETOUR”.
Ospitata nelle sale dell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale dal 18 marzo al 18 giugno 2023, la mostra “VITTORE CARPACCIO Dipinti e disegni” è stata organizzata da Fondazione Musei Civici di Venezia In collaborazione con National Gallery of Art di Washington, a cura di Peter Humfrey con Andrea Bellieni e Gretchen Hirschauer. L’eccezionale retrospettiva sul grande maestro veneziano, a 60 anni di distanza dalla precedente importante esposizione di Palazzo Ducale del 1963, ha tracciato lo sviluppo della pittura carpaccesca da una prospettiva aggiornata, grazie anche ai più recenti e preziosi restauri di alcune delle sue opere chiave e l’inedito accostamento di disegni e dipinti, in alcuni casi riunificati per la prima volta nella concezione originaria voluta dall’artista, grazie anche ai numerosi prestiti illustri dai principali musei di tutto il mondo.
Così racconta la mostra la stessa Fondazione Musei Civici di Venezia, attraverso il comunicato stampa di presentazione:
La pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra fantasticamente Venezia al volgere del XV secolo, quando la Serenissima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura.
Infatti Carpaccio, regista-scenografo, con la sua particolare propensione per il poetico e il fantastico, trasporta le storie sacre dei cicli narrativi realizzati per varie confraternite nella vita vera, all’interno di fantastici scenari arricchiti di infiniti dettagli e riferimenti contemporanei all’ambiente e alla società della sua straordinaria città. Così le sue opere, forse più di quelle di altri artisti veneziani del Rinascimento, ci restituiscono l’essenza stessa della “venezianità”, ossia lo spettacolo sfarzoso e la mitologia della Repubblica Serenissima, al suo apogeo economico e culturale.
Carpaccio fu un inventivo pittore per soggetti religiosi di destinazione pubblica e privata (dipinti d’altare, portelle d’organo, Madonne col Bambino, profonde meditazioni sulla Passione di Cristo ecc.); ma anche di opere per l’ambito civile, sia istituzionale che domestico (ritratti, mobili dipinti nonché singolari arredi, come la porta a soffietto di cui era parte la famosa tavola con le Due dame del Museo Correr, in mostra ricongiunta eccezionalmente alla Caccia in valle che la completava superiormente). Pur con tutto ciò, riscoperta e valorizzata l’opera di Carpaccio dagli storici dell’arte tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, nell’ultimo mezzo secolo essa è stata piuttosto trascurata dalla storiografia, specie nella ricostruzione critica degli sviluppi stilistici che procedono da Giovanni Bellini fino a Giorgione e a Tiziano; ciò è confermato dal fatto che a Carpaccio non sia stata più dedicata un’esposizione monografica dal 1963, anno della storica mostra a Palazzo Ducale.
Oggi, finalmente – specie in seguito a recenti scoperte e nuove attribuzioni, nonché a restauri straordinariamente rivelatori proprio dei maggiori cicli narrativi tuttora conservati a Venezia – si sente necessaria un’aggiornata rilettura storico-critica della pittura di Carpaccio e della sua evoluzione. Con tali essenziali obiettivi, dalla collaudata collaborazione di Fondazione Musei Civici di Venezia e National Gallery of Art di Washington, con la cura scientifica di Peter Humfrey – riconosciuto studioso specialista del pittore e del suo contesto – è nato il progetto della mostra nelle due sedi di Washington e Venezia, fondata su una selezione mirata delle migliori opere dell’artista.
[fonte: Fondazione Musei Civici di Venezia]
Al termine della visita a Palazzo Ducale, dopo la foto di rito davanti alla Scala dei Giganti nel cortile interno del palazzo, la delegazione della Su e Zo ha proseguito la visita tematica con un vero e proprio itinerario cittadino legato alla figura di Vittore Carpaccio, giungendo alla Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone per ammirare uno dei più importanti cicli narrativi ideati e realizzati dal pittore: per la Scuola Dalmata, ovvero San Giorgio degli Schiavoni, Vittore Carpaccio tra il 1502 e il 1510 realizzò un ciclo di “Storie del Santo”, dedicato a San Gerolamo e San Trifone, nonché due “Storie evangeliche”, la ” Vocazione di San Matteo” e “La preghiera nell’orto”.
La giornata trascorsa a Venezia ha rappresentato una preziosa anteprima delle visite guidate della Su e Zo per i Ponti, i “Su e Zo Detour”, che sono programmati l’ultima domenica di settembre, ottobre e novembre 2023. I percorsi cittadini proposti con il progetto “Su e Zo Detour”, progettati e organizzati in collaborazione con la Cooperativa Guide Turistiche Autorizzate di Venezia, hanno come principale tema conduttore l’Itinerario Culturale della Su e Zo per i Ponti di Venezia 2023, dal titolo “Percorsi dell’artigianato e della creatività veneziani”, redatto dal Servizio Comunicazione turistica della Città di Venezia. Ecco il calendario 2023:
- Domenica 24 Settembre 2023 – ore 10.00
da SAN POLO a SAN MARCO - Domenica 29 Ottobre 2023 – ore 10.00
da CANNAREGIO a CASTELLO - Domenica 26 Novembre 2023 – ore 10.00
da SANTA CROCE a DORSODURO
* il calendario è suscettibile di modifiche, cancellazioni e integrazioni.
Le prenotazioni sono già aperte alla pagina dedicata “Su e Zo Detour”. Vi aspettiamo a Venezia!
La prossima edizione della Su e Zo per i Ponti di Venezia è programmata per Domenica 14 Aprile 2024.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.suezo.it o inviare una email a info@suezoperiponti.it.