Ritorna “Detourism: La newsletter di Venezia”, la newsletter redatta dall’Ufficio Turismo del Comune di Venezia che ogni settimana viene inviata gratuitamente a centinaia di sottoscrittori e che offre preziosi spunti di riflessione e approfondimenti sulla storia, l’arte e la cultura di Venezia. Sul nostro sito web presentiamo solo alcuni assaggi della newsletter (tutti i post sono consultabili nella pagina archivio “Newsletter Detourism”), ma l’invito rivolto a tutti gli amici dell’associazione TGS Eurogroup e della Su e Zo per i Ponti è di compilare il modulo on line proposto dal Comune di Venezia per riceverla direttamente nella propria casella email ogni settimana.
Un ringraziamento particolare all’Assessorato al Turismo della città lagunare per aver accolto con entusiasmo questa nuova importante collaborazione tra TGS Eurogroup e l’Ufficio Turismo del Comune di Venezia e averci dato la preziosa opportunità di pubblicare sulle pagine di questo blog e del sito della Su e Zo per i Ponti alcuni estratti di questa newsletter, sia in italiano che in inglese.
Come già annunciato (vedi articolo “Detourism: i sestieri di Venezia”), in queste settimane stiamo imparando a conoscere uno ad uno tutti i Sestieri di Venezia. Dopo quelli di San Marco, Castello e Cannaregio, oggi è la volta del Sestiere di San Polo! Buona lettura!
A chi esplora a piedi il sestiere di San Polo, appare subito evidente il fitto intreccio di case e botteghe, caratteristica che contraddistingue questa antica area di Venezia, che è stata tra le prime ad essere abitata.
La zona di Rialto, oltre ad essere la sede della Pescaria (mercato del pesce) e dell’Erbaria (mercato ortofrutticolo), è affollata di osterie e bacari in cui potrete fare l’aperitivo con i ‘cicheti’ (stuzzichini e finger food) e il drink preferito dai veneziani, lo spritz.
A San Polo si trova un’altissima concentrazione di capolavori d’arte e d’architettura. Un luogo imperdibile per chi voglia visitare qualcosa di molto conosciuto ma nello stesso tempo abbastanza discosto dai luoghi di visita canonici è la Scuola Grande di San Rocco, indissolubilmente legata al genio del Tintoretto che vi ha dipinto oltre sessanta teleri.
Da vedere anche l’imponente basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, grande chiesa gotica dove celeberrimi pittori e scultori, da Giovanni Bellini a Tiziano e Baldassarre Longhena, hanno lasciato alcune tra le loro opere più note. Tra i suoi tesori, spicca certamente l’Assunta, spettacolare dipinto di Tiziano.
A San Polo è nato Carlo Goldoni, a Ca’ Centanni, un tipico palazzo gotico oggi aperto al pubblico, trasformato in museo dedicato al grande commediografo.
Tra i luoghi insoliti di San Polo, il Ponte de le tette, così chiamato perché dalle finestre delle case le prostitute esibivano il seno scoperto per attirare clienti. Tutta questa zona, che in passato costituiva una sorta di quartiere a luci rosse, è oggi una suggestiva parte di Venezia ricca di scorci inattesi nel fitto tessuto delle calli, sottoporteghi, ponti, piccoli campi.
Poco frequentata, la chiesa di San Cassiano ospita uno dei capolavori del Tintoretto, La crocefissione. Nel cuore della chiesa, una piccola apertura seminascosta conduce a una deliziosa cappella, un piccolo gioiello del XVIII secolo, arricchita da marmi policromi e ricoperta di pietre preziose.
Scopri gli itinerari a San Polo sul sito “Venezia Unica”!
[fonte: La newsletter di Venezia, N° 24/2020 del 06.07.2020]
[picture by Didier Descouens / Wikimedia Commons]
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