Buona Festa di Don Bosco a tutti gli amici della Su e Zo per i Ponti!
Io non voglio altro dai giovani se non che si facciano buoni e che siano sempre allegri
San Giovanni Bosco, Memorie Biografiche.
Oggi 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, in ricordo della morte di Don Bosco nel lontano 1888, la famiglia salesiana si riunisce per ricordare il proprio Padre, Maestro e Amico. San Giovanni Bosco dimostra ancora oggi che i suoi insegnamenti sono sempre attuali. Don Bosco era nato povero in una zona della futura Italia che è stato luogo di rinnovamento sociale e cristiano di tutto il Paese. Il secolo in cui ha vissuto, il XIX°, è stato un susseguirsi di movimenti tellurici a livello politico e sociale: il Congresso di Vienna del 1815, gli effetti della rivoluzione industriale, il vecchio mondo rurale che lascia il posto alle nascenti cittadine. In questo scenario mutevole Don Bosco con il suo cuore e la sua intelligenza riesce a fondare e diffondere la sua opera, anche fuori dai confini italiani: un modello educativo innovativo e un rivoluzionario approccio con i ragazzi. Egli è stato proclamato beato nel 1929 e santo nel 1934 e nel 1988 Papa Wojtyla lo ha dichiarato “padre e maestro della gioventù”. Cogliamo quindi l’occasione, in questa giornata per noi speciale, per dare nuovamente uno sguardo al suo stile educativo.
Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buono o triste avvenire dei costumi della società
San Giovanni Bosco
Don Bosco distingueva due opposti modelli educativi: da una parte il sistema repressivo, dall’altro quello preventivo. Il primo, adottato dallo Stato, consisteva nel punire coloro che trasgredivano le leggi e gli educatori, in quest’ottica, non potevano avere alcuna famigliarità con i giovani da rieducare, i quali venivano, quindi, considerati dei sottomessi. Questo controllo quindi portava solo ad avere timore delle autorità ed a rispettare le leggi per evitare di essere puniti. Don Bosco invece è fautore del sistema preventivo che poggia sulla ragione, la religione e l’amorevolezza. Lui esclude ogni castigo violento e vede nell’educatore una figura amorevole che guida in maniera autorevole dando saggi consigli e correggendo il giovane senza umiliarlo. In questo modo i giovani sono più portati a comportarsi bene, soprattutto se conquistati dal buon esempio dell’educatore.
L’educatore cerchi di farsi amare piuttosto che farsi temere
San Giovanni Bosco
Questo è il messaggio che ha lasciato Don Bosco e che ancora oggi, a due secoli di distanza, vivifica ed è alla base del fondamento del sistema educativo salesiano.